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La carta pedologica | ||||
Il suolo è una risorsa di valore primario, al pari
dell'aria e dell'acqua. Le funzioni del suolo infatti
sono molteplici: ecologiche, ambientali, produttive.
E' da questa consapevolezza che deriva l'esigenza
di acquisire conoscenze sempre più approfondite
di questa risorsa, per poterla utilizzare e
gestire secondo criteri di conservazione e sostenibilità. Un primo passo in questa direzione è la realizzazione di cartografia pedologica a scala regionale, che permetta di evidenziare variabilità, principali caratteristiche e peculiarità dei suoli presenti. Una carta pedologica descrive le caratteristiche e la distribuzione dei suoli di un territorio. E' necessario anzitutto definire con precisione l'oggetto della cartografia che viene qui presentata. Il suolo è il corpo naturale, contenente materiali organici e minerali, che copre la superficie terrestre e che consente la vita della vegetazione. Si tratta di una copertura (il suolo può essere anche definito come copertura pedologica) che costituisce un continuum sulla superficie terrestre, interrotto soltanto dalle acque profonde, dai deserti, dalle rocce o dai ghiacciai. Il suo spessore è variabile, perché il suo limite inferiore si fa generalmente coincidere con quello dell'attività biologica (radici, pedofauna e altri organismi viventi nel suolo). Questo limite generalmente corrisponde alla profondità raggiunta dalle radici delle piante spontanee perenni. Se non ci sono altre limitazioni quali ad esempio la presenza della roccia consolidata, la profondità del suolo, per studi di carattere generale, è in genere intorno ai 2 metri. Il suolo ha proprietà differenti dal sottostante materiale roccioso perché è il risultato delle interazioni esistenti sulla superficie terrestre tra il clima, la morfologia, l'attività degli organismi viventi (incluso l'uomo) e i materiali minerali di partenza. La carta pedologica in scala 1:250.000 che viene qui descritta costituisce un primo inventario dei suoli della regione Basilicata, una prima sintesi a livello regionale delle informazioni pedologiche a oggi disponibili. Si tratta quindi di un lavoro che descrive i suoli come corpi naturali, nell'insieme degli strati (o, secondo la terminologia pedologica, orizzonti) che li compongono. La finalità è di conoscenza generale, non finalizzata a uno scopo specifico. Il lavoro è rivolto a quanti si occupano, per dovere istituzionale, professione, o interesse culturale, dell'ambiente e del territorio regionale. Si tratta di una prima approssimazione di un lavoro che si basa sulle informazioni a oggi raccolte, e che potrà essere migliorato man mano che le conoscenze sui suoli regionali aumenteranno. La legenda della carta pedologica regionale è strutturata essenzialmente su due livelli informativi. Il territorio regionale è stato suddiviso in province pedologiche, che rappresentano una prima, ampia suddivisione in aree con caratteristiche macro-ambientali (in base soprattutto a caratteri lito-morfologici e climatici) ben definite, che hanno avuto una notevole influenza sulla formazione dei suoli al loro interno. Il secondo livello informativo, che costituisce il livello geometrico di riferimento, è dato dalle unità, vale a dire le unità cartografiche vere e proprie, che contengono l'informazione pedologica di base. Questa è costituita dalla tipologia pedologica: si tratta della descrizione del suolo e dei suoi orizzonti. Per ogni unità cartografica, quindi, è stato definito un modello di distribuzione dei suoli (tipologie pedologiche) in base allo stato attuale delle conoscenze. Il documento cartografico che è stato stampato e le presenti note illustrative sono solo una parte del lavoro svolto. Il suo aspetto più qualificante è stato certamente l'allestimento di un primo nucleo di sistema informativo pedologico regionale, che consentirà di aggiornare e incrementare l'informazione sui suoli regionali nel futuro, man mano che nuovi dati saranno acquisiti. |